Maurizio Duranti
Collezioni Belmondo, Belmondo + Belmondo Elle, Kusasi, LoveMe
Biografia
Nato a Firenze nel 1949, Maurizio Duranti si laurea in Architettura a Genova nel 1976, e in questa città apre il suo primo studio fino al 1987, anno in cui si trasferisce a Milano. Si occupa di architettura, ma soprattutto di Industrial Design, progettando per numerose aziende in tutti i settori del casalingo. Numerosi prodotti da lui disegnati sono presenti nelle collezioni di musei internazionali. È dieci volte vincitore del GOOD DESIGN AWARD di Chicago ed è stato insignito della Segnalazione d’Onore al Compasso d’Oro di Milano.
Intervista
C’è una storia particolare dietro ai vari nomi dei prodotti?
C’è un racconto, una metafora, un riferimento, un’allusione… BELMONDO è un riferimento il bel mondo degli anni 20/30 in quelle lussuose case con vere stanze da bagno e tanti profumi.
HEY JOE! mi è venuto in mente in tarda notte, proprio mentre ascoltavo il pezzo di Hendrix e, la leva di comando, mi ha fatto pensare alla leva della chitarra Fender.
LOVE ME allude alla cura di se stessi, al piacere dell’acqua, della vita.
KUSASI è stato battezzato da Andrea Bregoli.
Cosa raccontano di te i tuoi prodotti?
Raccontano il mio modo di concepire il Design, narrativo, semplice ma prezioso e stimolante. Il Design deve creare desideri oltre che soddisfare funzioni. Mi piace il concetto di “understatement” come lo definiscono gli inglesi, cioè l’essere più che l’apparire, il sottotono di qualità. Insomma è una mediazione tra la mia creatività e l’immaginario collettivo.
Cosa rappresenta / o dovrebbe rappresentare il Design?
Come ho già detto, il Design deve portare alla luce l’immaginario della gente tradotto in forme-funzioni. Oggi si compra per desiderio più che per necessità e il Design deve suscitare e dare risposte a questi desideri attraverso una poetica evocativa e narrativa. Un oggetto di buon Design si deve ricordare.
Gli ingredienti che non mancano mai nel tuo modo di progettare?
Un po’ di ironia sempre, poi l’evocazione allusiva. Ma soprattutto ricerca formale e tecnologica.
Ti ritieni più un viaggiatore o un lettore della realtà?
Un attento lettore della realtà. Un osservatore della società e dei suoi modi di essere. Assorbo molto, tutto, il bello e il brutto e poi elaboro anche inconsciamente. Non si può progettare per la gente senza immergersi nella vita.
Che rubinetti hai nel tuo bagno?
La serie LOVE ME che è quella che ha dato più soddisfazioni. Ha aperto un nuovo modo di concepire i rubinetti.
Il tuo prodotto preferito di IB Rubinetti?
Quando ne ero dentro, era sempre l’ultimo pensato, ora, a distanza di tempo, penso che LOVE ME sia senza tempo.