Archea Associati
Collezione Elio
Biografia
Fondato a Firenze nel 1988 da Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi, Archea è uno studio di progettazione nel quale collaborano oltre 120 architetti, operativi nelle sedi di Firenze, Roma e Milano. Nel 2001, ai fondatori si è associata Silvia Fabi, coordinatrice delle attività di progettazione dello studio. Grazie anche alla collaborazione con le società partner di Pechino, Dubai e San Paolo, lo studio ha realizzato opere di Architettura, Design, Interior Design e Graphic Design, in tutto il mondo. Gli interessi e le attività di ricerca di Archea Associati muovono dal paesaggio alla città, dall’edificio al design e, pur essendo incentrati sull’architettura, i progetti spaziano dalla grafica all’editoria – con la direzione e redazione della rivista internazionale di architettura “Area” – dalle mostre alla ricerca applicata. La complementarità tra le diverse attività incentrate sulla composizione in relazione alle varie scale del progetto aprono una costante riflessione critica sui temi della costruzione dell’architettura.
Intervista
Quali sono gli ingredienti che non mancano mai nel tuo modo di progettare?
Ogni buon progetto, e di conseguenza un buon prodotto, ha inizio con una ricerca del mondo a cui appartiene e con la conoscenza dell’ambiente che lo produrrà. Tramite questi ingredienti base ci siamo mossi per realizzare l’intera collezione Elio. Volevamo ideare un prodotto che ci rappresentasse e che potessimo utilizzare anche nei nostri progetti, perché Elio non è soltanto un oggetto di design, con una forte ricerca formale, ma anche un prodotto funzionale e tecnicamente avanzato.
Qual’è il luogo che ti fa sentire più ispirato, all’interno del quale ti senti libero di esprimerti?
Lo spazio dove mi sento più ispirata è sicuramente quello dello studio: lì riesco a trovare la concentrazione giusta per progettare, lavorando e scambiando idee con il gruppo di progetto. Ho sempre amato confrontarmi con nuove sfide, alla ricerca di nuovi stimoli, con la consapevolezza che sia il campo dell’architettura che del design, siano terreni infiniti da esplorare. Per questo non smetteremo mai di imparare, apprendere ma soprattutto non finiremo mai di essere curiosi.
Cosa racconta di te il tuo prodotto?
Con il prodotto Elio abbiamo cercato di esprimere noi stessi attraverso le forme, cercando di raggiungere quello che noi abbiamo definito uno stile classico, eterno. Forme pulite, lineari, con geometrie apparentemente semplici, ma che raccontano una forte ricerca nelle loro interazioni.
Tali forme sono legate a doppio filo con le diverse finiture, a seconda del caso, che permettono ad Elio di entrare in spazi eterogenei tra di loro. Si inserisce in ogni ambiente come se fosse stato studiato appositamente riuscendo, allo stesso tempo, ad esprimere un carattere unico.
Cosa rappresenta l’acqua per te?
L’acqua per antonomasia è l’elemento più diffuso sulla Terra e uno dei più importanti, presente nelle case di tutti. L’acqua allo stesso tempo è un materiale amorfo, privo di forma ed è per questo che abbiamo cercato con la linea Elio di dargli forma ed enfatizzarla. L’acqua è parte integrante del profilo formale del rubinetto, che nella sua versione a 90°, tramite lo scorrere dell’acqua, chiude il profilo dell’arco a tutto sesto suggerito dal corpo metallico.
Qual’è stato il tuo primo lavoro?
Lo Stop Line forse è il nostro primo grande progetto, e risale a ormai trent’anni fa.
La facciata si presenta come una unica superfice in corten e una volta varcato l’ingresso troviamo una sorta di pavimentazione fatta di cocci vetro che stanno su lastre illuminate da sotto. Quest’idea di camminare sul ghiaccio o sui carboni ardenti viene dal rapporto con le arti figurative, e in particolare dalle Accumulazioni di oggetti di Arman.
Ti ritieni più un viaggiatore o un lettore della realtà?
Credo che queste due attitudini possano convivere insieme: mi ritengo una viaggiatrice per la curiosità e la voglia di conoscenza, ma allo stesso tempo anche una lettrice della realtà. In un progetto sapere analizzare la situazione è sempre fonte di ispirazione e ti permette di realizzare oggetti funzionali e adatti, ma senza la curiosità e la voglia di sperimentare non si possono realizzare progetti innovativi!
Progettare una linea di prodotti per il bagno sembra essere una richiesta molto difficile che richiede un approccio tecnico non indifferente… Cosa ti ha aiutato in questo?
Quando ci approcciamo ad un’intera linea di prodotti come questa legata da un filo conduttore, il punto fondamentale è quello di scegliere il carattere del prodotto. Cosa vogliamo comunicare, cosa vogliamo offrire, cosa vogliamo trasmettere e attraverso questo stabilire le linee base che determineranno il carattere del prodotto. Ogni elemento, per quanto destinato ad uno specifico utilizzo, possiede l’impronta riconoscibile della collezione Elio.
Com’è lavorare con IB?
Lavorare con IB è stato ed è molto stimolante. Abbiamo avuto modo di conoscere l’Azienda nel suo complesso e l’enorme sforzo che compie per offrire una qualità produttiva molto alta come le numerose finiture che sono state parte integrante del progetto Elio. Grazie ad un lungo lavoro ed interscambio di know-how con IB siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato, realizzare un prodotto che offra eleganza, tecnologia e adattabilità. Ogni imprevisto è stato per noi un modo per perfezionare e raffinare Elio. Ogni elemento che compone l’intera linea di prodotti ha seguito un iter rigoroso di ricerca, di sperimentazione, di correzione e di affinamento che ha reso Elio un prodotto completo sotto ogni punto di vista.
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