Pierattelli Architetture

Collezione Reflex

Biografia

Eclettismo, ricerca e mutamento sono i cardini del lavoro di Pierattelli Architetture, studio fondato negli anni ’80 a Firenze da Massimo Pierattelli. Ogni architettura ed ogni prodotto disegnato, sono pensati come gesto sartoriale, modellati non esclusivamente intorno al cliente, ma anche al contesto nel quale si collocano. Reinterpretare il passato ed immaginare il futuro diventano, quindi, il principali fondamenti del lavoro e delle opere della Pierattelli Architetture. I progetti dello studio, con alle spalle quasi 40 anni di esperienza, spaziano dai centri direzionali alle grandi infrastrutture, dall’hotelleire alle abitazioni, dagli spazi industriali al design. Tra i più noti citiamo la sede Arval a Scandicci (Firenze), il Learning Center e l'Auditorium e Turbine Building per GE Oil & Gas a Firenze.

Intervista
Quali sono gli ingredienti che non mancano mai nel tuo modo di progettare?

Carta, lapis e pensiero creativo. Ogni progetto, grande o piccolo che sia, deve sempre partire dalle mani e dal cuore mentre la passione ci sprona a continuare a disegnare fino a raggiungere la sintesi tra forma e funzione in modo innovativo e anticonvenzionale.

Hai qualche modello di riferimento? Chi ti ispira? (Architetto, designer, artista o musicista)

Nell’architettura senza dubbio Renzo Piano: l’attenta interpretazione del luogo e la sua contestualizzazione dimostrano che i progetti non nascono dal nulla ma è l’ambiante stesso ad aiutarti sempre a trovare la strada giusta. Nel product design invece Piero Lissoni per la pulizia del gesto ed il bilanciamento quasi etereo dei suoi prodotti.

Cosa rappresenta l’acqua per te?

Resilienza e grande forza, la capacità dell’acqua di adattarsi ad ogni percorso e contenitore è fonte di ispirazione. Con costanza e metodo si può superare qualsiasi ostacolo nonostante le avversità che si possono incontrare lungo la strada.

Qual’è il prossimo oggetto che vorresti disegnare?

Allargare la famiglia Reflex al mondo della cucina e chissà magari declinarlo anche per qualche oggetto di arredo bagno.

Ti ritieni più un viaggiatore o un lettore della realtà?

L’architetto è per definizione un viaggiatore, sia in senso figurato che in senso letterale e noi ci rientriamo in pieno. Come architetti siamo molto inclini a viaggiare con la mente immaginando idee per nuovi progetti o soluzioni per i problemi giornalieri ed allo stesso tempo non perdiamo tempo ad accrescere il nostro bagaglio culturale e professionale viaggiando non appena possibile, imparando a conoscere nuove realtà e culture, siano queste vicine a noi o al di là dei confini nazionali.

Quali sono stati i criteri che hai seguito o che ti hanno ispirato nella scelta della forma di Reflex?

In questo mondo così frenetico legato sempre di più alla realtà virtuale abbiamo cercato di fare qualche passo indietro, riavvolgere il nastro di qualche decade, pensando a quali erano ed a quali sono ancora oggi i campi i cui l’analogico oppone ancora resistenza al cambio generazionale. Abbiamo quindi pensato al mondo della fotografia, che è il cardine dell’idea alla base di Reflex e da qui la sua forma che richiama nel design e nell’utilizzo un obbiettivo fotografico, un controllo analogico anticonvenzionale nell’era del banale digitale.

Com’è lavorare con IB?

Dopo anni di proficua collaborazione per le forniture dei nostri progetti siamo finalmente riusciti a fare breccia nel cuore dell’azienda disegnando un prodotto semplice e di grande innovazione che è stato da subito accolto a braccia aperte da tutta la famiglia IB. Il lavoro con loro è sempre di grande stimolo reciproco, la passione che ci accomuna ci lega sempre di più con il passare del tempo.

Il rubinetto è l’ultimo complemento del bagno che viene scelto nonostante sia quello con il quale interagiamo tutti i giorni, sei stato influenzato da questo fattore?

Consideriamo le rubinetterie il punto cardine di un progetto tanto che all’interno dei nostri progetti è quasi sempre uno dei primi elementi che viene preso in considerazione. Trasmettiamo ai nostri clienti la grande importanza che c’è nel legarsi per lungo tempo ad un oggetto che in molti danno per scontato ma che presenta grandi complessità e merita un grado di attenzione in più rispetto a tanti altri complementi di arredo, dentro e fuori dal bagno.